‘Una donna di carta’ è il titolo del mio ultimo romanzo, in ordine di pubblicazione, ma non di stesura. Pare abbia vissuto una storia travagliata come la sua protagonista. Scritto 20 anni fa e poi perso in due successivi crack di pc- Recuperato solo attraverso qualche frammento di file, ma sopratutto grazie al supporto cartaceo. Un lungo lavoro di recupero, fino all’intera trascrizione da amanuense sul mio magico Mac. Si, una vita travagliata e di recupero si se stesso e dei suoi personaggi, proprio come il lavoro di recupero della vita di Martina, la protagonista .
Una vita, la sua, vissuta negli ospedali da campo dei medici di frontiera, senza agi e comodità. Martina si immerge nel dolore altrui per alleviarlo e rendere meno pesante la rinuncia all’amore grande della sua vita, il suo bambino, a cui era stata costretta da obblighi familiari. La sua missione le fa percorrere i cammini aspri dei tempi della dittatura argentina, dei conflitti in Afganistan, fin a quando decide di stabilirsi in una regione povera della Turchia e dove pare trovare l’equilibrio e l’affetto. La morte del padre scuoterà profondamente l’apparente equilibrio e riporterà i suoi passi sui luoghi natii, nel calore della sua casa natale e la costringerà a confrontarsi con l’uomo che l’ha resa infelice. Una storia emozionante e profonda che tratta temi forti sui delicati legami, spesso conflittuali, tra madre e figlio e i difficili rapporti di coppia. La protagonista è una donna con sentimenti di purezza adamantina, una donna coraggiosa e fragile che ha sempre considerato l’ignoranza come unico nemico da combattere.
Se ne volete sapere di più potete leggerlo in formato ebook o cartaceo. E’ disponibile nella grande libreria di Amazon.
Come copertina ho scelto una foto dei miei nonni, anche se il romanzo non è ambientato nei primi del 900, nel tempo del ritratto dei due bellissimi fidanzati. Scelta caduta sulla dolcissima espressione della mia nonna materna, fragile di salute ma forte come una roccia tale e quale Martina.